Parti, controlla, fermati!

Si, si, usiamo attrezzature in fabbrica, nelle linee di produzione, azioniamo e fermiamo le macchine, Ma chi ci dice come devono essere progettati i sistemi di controllo e regolazione? Certamente l’efficacia delle manovre deriva da una progettazione orientata a ottimizzare tempi e spazi delle operazioni, ma l’aspetto sicurezza sul lavoro è ciò che indica le funzioni imprescindibili da prevedere per l’immissione sul mercato di un macchinario.

E sempre il D.Lgs. 81/08, all’Allegato V, individua proprio i requisiti che devono avere i dispositivi di comando delle attrezzature di lavoro.

I sistemi di comando rivestono un ruolo cruciale nella sicurezza sul luogo di lavoro: affinché questi sistemi svolgano il loro compito nel migliore dei modi, e sottolineo migliore, è essenziale considerare una serie di prescrizioni pratiche volte a garantire il corretto funzionamento e la protezione di operatori e persone esposte.

La scelta dei sistemi di comando deve basarsi su criteri di affidabilità, considerando i possibili guasti, disturbi e sollecitazioni previste durante l’uso progettato dell’attrezzatura. La sicurezza è un elemento chiave in questa selezione, e i dispositivi di comando devono essere conformi a standard che la devono garantire.

I comandi che influiscono sulla sicurezza devono essere chiaramente visibili, facilmente individuabili e contraddistinti in modo appropriato: questo non solo facilita l’operatività, ma contribuisce anche a un rapido riconoscimento in situazioni di emergenza.

Devono essere posizionati al di fuori delle zone pericolose, ma se alcuni dispositivi devono essere localizzati proprio in queste aree, come ad esempio gli arresti di emergenza, devono essere piazzati in modo che la loro manovra non causi rischi aggiuntivi. L’obiettivo è evitare rischi conseguenti a manovre accidentali.

Dall’area di comando principale, l’operatore deve essere in grado di accertare l’assenza di persone nelle zone pericolose, e se ciò non è possibile, qualsiasi attivazione dell’attrezzatura deve essere preceduta da segnali d’avvertimento sonori o visivi. Questo offre alle persone esposte il tempo necessario per allontanarsi prontamente da eventuali rischi causati dall’attivazione o dall’arresto dell’attrezzatura.

È necessario che i dispositivi di comando possano essere bloccati, se necessario, per evitare azionamenti intempestivi o involontari: questo aspetto è fondamentale per garantire che le attrezzature sia manovrata solo quando necessario e da personale autorizzato.

I motori che possono funzionare a diverse velocità devono essere dotati di regolatori automatici che impediscono di superare i limiti previsti: questi regolatori devono, a loro volta, essere muniti di dispositivi di segnalazione del loro corretto funzionamento. In situazioni in cui una procedura scorretta dell’azionamento può causare pericoli, è fondamentale fornire protezioni che garantiscano la corretta sequenza.

L’avviamento di un’attrezzatura deve avvenire soltanto attraverso un’azione volontaria su un organo di comando dedicato: questa disposizione mira a garantire che l’avviamento sia deliberato e controllato, riducendo al minimo il rischio di attivazioni fortuite o non autorizzate.

Dopo un arresto, indipendentemente dalla sua origine, la rimessa in moto deve seguire una procedura sicura e controllata: sottolineiamo che anche in questo caso l’azione volontaria su un organo di comando è fondamentale per garantire che la riattivazione avvenga in modo controllato. Questo aspetto è cruciale per evitare situazioni pericolose e garantire la sicurezza di chi opera nelle vicinanze dell’attrezzatura.

Il comando di modifiche rilevanti alle condizioni di funzionamento, come variazioni di velocità o pressione, deve avvenire attraverso azioni volontarie, a meno che tali modifiche non comportino rischi per i lavoratori esposti: il controllo di queste modifiche deve avvenire in modo consapevole e controllato, riducendo al minimo il rischio di incidenti.

Questa disposizione non si applica quando la rimessa in moto o la modifica delle condizioni di funzionamento risultano dalla normale sequenza di un ciclo automatico: infatti, in questo contesto, la sicurezza è integrata nel programma di funzionamento, assicurando che le fasi del ciclo siano eseguite senza rischi per gli operatori.

Ogni attrezzatura di lavoro deve essere equipaggiata con un dispositivo di comando dedicato all’arresto generale in condizioni di sicurezza: questo requisito fondamentale garantisce che, in caso di emergenza o rischio imminente, l’intera attrezzatura possa essere fermata istantaneamente, proteggendo così la sicurezza degli operatori e di chiunque si trovi nelle vicinanze.

Ogni postazione di lavoro deve essere dotata di un dispositivo di comando che consente di arrestare, in funzione dei rischi specifici presenti, l’intera attrezzatura o solo una parte di essa: questa personalizzazione è fondamentale per affrontare situazioni in cui è necessario disattivare solo determinate componenti dell’attrezzatura, mantenendo il resto in funzione in modo sicuro.

L’ordine di arresto dell’attrezzatura deve essere prioritario rispetto agli ordini di messa in moto: questa gerarchia assicura che, in situazioni di emergenza, l’arresto immediato sia sempre possibile, riducendo al minimo il rischio di incidenti e danni. Ottenuto l’arresto dell’attrezzatura o dei suoi elementi pericolosi, l’alimentazione degli azionatori deve essere interrotta, completando così il processo di sicurezza.

Ricordiamoci sempre che adottare pratiche di conduzione responsabile nell’avviamento, arresto e controllo delle attrezzature di lavoro è un must per garantire un ambiente di lavoro sicuro: la sicurezza nei sistemi di comando non è solo una necessità normativa, ma un elemento chiave per la gestione responsabile delle attrezzature di lavoro.

La conformità alle linee guida pratiche che la normativa ci indica non solo riduce i rischi associati alle operazioni, ma dimostra soprattutto un impegno verso il mantenimento della sicurezza nei luoghi in cui lavoriamo, per tutti gli operatori e le persone coinvolte. La sicurezza prima di tutto.

 

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