Strategie vincenti di acquisizione immobiliare

Ciao a tutti!

Come consulente immobiliare di successo, una delle sfide più importanti è quella di acquisire costantemente nuovi clienti. Dall’esperienza di decine di miei clienti e amici agenti immobiliari in tutta Italia, oggi voglio condividere con voi alcune strategie vincenti per attirare nuovi potenziali acquirenti e venditori nel mercato immobiliare. Spero che questi suggerimenti possano esservi utili nel vostro percorso professionale!

  1. Costruire una solida presenza online: nel mondo digitale di oggi, è fondamentale avere una forte presenza online. Assicuratevi di avere un sito web professionale e ben strutturato che mostri le vostre competenze e i servizi offerti. Utilizzate i social media in modo strategico per promuovere le vostre proprietà e interagire con potenziali clienti. Creare contenuti interessanti, come articoli informativi o video tour delle proprietà, può contribuire a catturare l’attenzione e a dimostrare la vostra expertise.
  1. Networking e collaborazioni: costruire una solida rete di contatti nel settore immobiliare è essenziale. Partecipate a eventi del settore, conferenze o incontri di networking per incontrare altri professionisti del settore immobiliare, come agenti immobiliari, avvocati specializzati o esperti di finanza. Le collaborazioni con altri professionisti possono portare a sinergie vantaggiose e permettervi di raggiungere nuovi potenziali clienti.
  1. Sfruttare il passaparola: il passaparola è un potente strumento di marketing. Offrite un servizio eccezionale e concentratevi sulla soddisfazione dei vostri clienti attuali. Un cliente soddisfatto è più propenso a consigliarvi ad amici, parenti o colleghi che sono alla ricerca di una proprietà a Roma. Incentivate i vostri clienti a condividere la loro esperienza e a scrivere recensioni positive online.
  1. Campagne pubblicitarie mirate: utilizzate strategie di marketing mirate per raggiungere il vostro pubblico di riferimento. Potete investire in annunci online su piattaforme come Google Ads o Facebook Ads, mirando a utenti che mostrano interesse nell’acquisto o nella vendita di immobili. Definite il vostro budget e pianificate con attenzione il target di riferimento per massimizzare l’efficacia delle vostre campagne pubblicitarie.
  1. Offrire servizi specializzati: distinguersi dalla concorrenza offrendo servizi specializzati può essere un grande vantaggio. Potete specializzarvi in un determinato tipo di proprietà (ad esempio, ville di lusso o appartamenti nel centro storico) o fornire servizi aggiuntivi come la consulenza sulla ristrutturazione o il supporto legale durante le transazioni immobiliari. Questo vi permetterà di attrarre clienti con esigenze specifiche e di costruire una reputazione di esperti nel settore.
  1. Mantenere i contatti e seguire le potenziali opportunità: la costanza è fondamentale nel settore immobiliare. Mantenete i contatti con potenziali clienti, anche se inizialmente non sembrano interessati. Inviate newsletter informative o aggiornamenti sul mercato immobiliare romano per restare nella loro mente. Seguite le potenziali opportunità e siate pronti a coglierle quando si presentano.

Spero che queste strategie vi aiutino ad acquisire nuovi clienti nel settore immobiliare. Ricordate che il successo richiede impegno, dedizione e una costante ricerca di miglioramento. Buona fortuna nella vostra carriera da consulenti immobiliari!

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Guida pratica per valutare un immobile

Ciao a tutti gli aspiranti acquirenti e venditori di immobili! 

Valutare correttamente un immobile è un passo fondamentale nel processo di acquisto o vendita. Parliamo dell’importanza di una valutazione accurata per garantire transazioni di successo. Oggi voglio condividere con voi una guida pratica su come valutare un immobile nelle nostre meravigliose città. Spero che questi suggerimenti vi aiutino a prendere decisioni informate e consapevoli.

  1. Ricerca di mercato: iniziate la vostra valutazione conducendo una ricerca approfondita sul mercato immobiliare. Esplorate i prezzi medi delle proprietà simili nella zona in cui l’immobile è situato. Tenete conto di fattori come la dimensione, lo stato di manutenzione, la posizione e le caratteristiche uniche della proprietà. Questa analisi vi fornirà una base di confronto per valutare l’immobile in questione.
  1. Condizioni dell’immobile: esaminate attentamente le condizioni dell’immobile. Valutate l’integrità strutturale, lo stato degli impianti, le finiture e i materiali utilizzati. Tenete conto di eventuali lavori di ristrutturazione necessari e considerate i costi associati. Valutate anche la luminosità, l’orientamento e la vista dalla proprietà, poiché questi fattori possono influenzare il valore.
  1. Posizione: la posizione è un elemento chiave nella valutazione di un immobile. Considerate la vicinanza a servizi essenziali come trasporti pubblici, negozi, scuole e ospedali. Valutate l’attrattiva del quartiere, la presenza di parchi o spazi verdi, e l’accessibilità alle principali attrazioni turistiche e culturali. Una buona posizione può aumentare significativamente il valore dell’immobile.
  1. Trasporti e infrastrutture: analizzate i collegamenti e l’accessibilità dell’immobile ai trasporti pubblici, come metropolitane, autobus e stazioni ferroviarie. Valutate anche la disponibilità di parcheggi, la presenza di strade principali e l’accesso alle principali autostrade. Un’adeguata infrastruttura può influire sulla praticità e sul valore dell’immobile.
  1. Prospettive di crescita: valutate le prospettive di crescita e sviluppo della zona in cui si trova l’immobile. Informatevi su eventuali progetti di riqualificazione urbana, nuove infrastrutture o aree di sviluppo previste. Questi fattori possono avere un impatto significativo sul valore dell’immobile nel lungo termine.
  1. Accessibilità: prima di convocare possibili acquirenti presso l’immobile accertatevi di particolari necessità, come l’accessibilità legata a disabilità fisiche. Ricordatevi che le persone diversamente abili non sono soltanto quelle che usano carrozzine, ma anche ipovedenti, ipoudenti e anziani, per dirne solo alcune. 
  1. Consultazione di esperti: se necessario, coinvolgete esperti come periti o valutatori immobiliari per ottenere una valutazione professionale. Questi professionisti possono fornire una valutazione imparziale e dettagliata basata su criteri tecnici e sulle caratteristiche specifiche dell’immobile.

Ricordate che la valutazione di un immobile è un processo complesso e può variare in base a diversi fattori. È importante prendere in considerazione tutti gli elementi sopra citati e valutare attentamente il contesto specifico dell’immobile che state considerando.

Spero che questa guida vi abbia fornito informazioni utili per valutare un immobile. Ricordate di fare una valutazione approfondita e di consultare esperti qualificati quando necessario. Buona fortuna nelle vostre future transazioni immobiliari!

 

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Pavimenti in casa

Esploriamo i pavimenti: l’elemento chiave per una casa accogliente e di stile!

I pavimenti sono un elemento fondamentale nell’arredamento di una casa, che non solo forniscono una base solida ma possono anche trasformare completamente l’atmosfera di un ambiente. Ecco alcuni suggerimenti su come scegliere il pavimento giusto per la tua casa e come valorizzarlo al meglio.

Materiali di tendenza: esistono diverse opzioni di materiali per i pavimenti, ognuna con le sue caratteristiche e stili unici. I pavimenti in legno donano calore e un aspetto classico, mentre i pavimenti in laminato o vinile offrono durabilità e facilità di manutenzione. Le piastrelle in ceramica o porcellana sono perfette per ambienti umidi come bagni e cucine, dove però anche il parquet non è sconsigliato, con qualche accorgimento per la manutenzione. Esplora le diverse opzioni per trovare quella che meglio si adatta al tuo stile e alle tue esigenze.

Colori e tonalità: il colore del pavimento può influenzare l’intera atmosfera di una stanza. I toni chiari come il bianco o il beige possono rendere gli spazi più luminosi e ampi, mentre i toni scuri come il grigio o il marrone aggiungono un tocco di eleganza e intimità. Considera anche l’abbinamento del pavimento con il resto dell’arredamento e delle pareti per creare un ambiente armonioso e bilanciato.

Stili e motivi: oltre al colore, il motivo o il disegno del pavimento può aggiungere personalità e carattere alla tua casa. Puoi optare per pavimenti a spina di pesce per uno stile vintage, pavimenti in marmo per un aspetto lussuoso, o pavimenti in piastrelle con motivi geometrici per uno stile moderno. Scegli uno stile che si adatti al tuo gusto personale e che si integri con il resto dell’arredamento.

Comfort e praticità: oltre all’aspetto estetico, considera anche la comodità e la praticità del pavimento. Ad esempio, se hai bambini o animali domestici, potresti preferire un pavimento resistente ai graffi e facile da pulire. Inoltre, un pavimento che offre un buon isolamento acustico può contribuire a creare un ambiente tranquillo e sereno.

Manutenzione e cura: ricorda di prenderti cura del tuo pavimento per mantenerlo in condizioni ottimali nel tempo. Segui le istruzioni del produttore per la pulizia e l’uso di prodotti specifici per il tuo tipo di pavimento. Evita di utilizzare prodotti abrasivi o sostanze chimiche che potrebbero danneggiare la superficie.

I pavimenti sono un elemento di design che può fare la differenza nella tua casa. Scegli con cura il materiale, il colore e lo stile per creare l’atmosfera desiderata. Sia che tu preferisca un look classico, moderno o eclettico, il pavimento giusto può trasformare la tua casa in un luogo accogliente e invitante.

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Alla scoperta dei termosifoni

Riscaldamento in stile: alla scoperta dei termosifoni per la tua casa.

I termosifoni sono una parte essenziale dei sistemi di riscaldamento domestico. Oltre alla loro funzione pratica di diffondere calore all’interno degli ambienti, i termosifoni possono anche essere un elemento di design che contribuisce all’estetica complessiva della tua casa. Ecco alcuni suggerimenti per sfruttare al meglio i termosifoni e renderli una parte integrante del tuo arredamento.

Stile e design: i termosifoni non sono più solo oggetti funzionali e noiosi. Oggi, puoi trovare una vasta gamma di modelli e stili che si adattano a qualsiasi tipo di arredamento. Scegli tra termosifoni tradizionali, moderni, minimalisti o addirittura radiatori d’arredo. Puoi optare per colori neutri per un look discreto o audaci per creare un punto focale visivo.

Integrazione nel contesto: considera l’ambiente circostante e l’arredamento della stanza quando scegli i termosifoni. Cerca di integrarli armoniosamente nell’ambiente circostante, facendoli diventare parte integrante della composizione visiva. Ad esempio, se hai uno stile industriale, potresti optare per termosifoni in acciaio che si abbinano perfettamente a questo tipo di arredamento.

Soluzioni creative: oltre alla scelta del design, puoi anche sfruttare i termosifoni per soluzioni creative. Ad esempio, puoi utilizzare il piano del termosifone come piano d’appoggio per oggetti decorativi come cornici fotografiche, piante in vaso o piccoli oggetti d’arte. In questo modo, trasformerai un elemento funzionale in un’esposizione decorativa.

Accessori e coperture: se desideri nascondere i termosifoni o renderli meno visibili, puoi optare per accessori o coperture speciali. Ci sono coperture appositamente progettate per adattarsi ai termosifoni e che si integrano armoniosamente con l’arredamento della stanza. Inoltre, puoi utilizzare schermi o paraventi per nascondere parzialmente i termosifoni senza compromettere troppo la loro efficienza.

Manutenzione e pulizia: ricorda che i termosifoni richiedono una corretta manutenzione per funzionare in modo efficiente. Puliscili regolarmente per rimuovere la polvere e gli accumuli di sporco. Assicurati che non ci siano ostacoli intorno ai termosifoni che possano limitarne il flusso d’aria. Mantenendo i termosifoni puliti e ben funzionanti, garantirai un riscaldamento efficace ed efficiente in tutta la tua casa.

I termosifoni possono essere non solo una fonte di calore, ma anche un elemento di design che aggiunge personalità e stile alla tua casa. Sfrutta al massimo questa opportunità per rendere i termosifoni un punto focale o un elemento integrante del tuo arredamento. Con un po’ di creatività e attenzione ai dettagli, i termosifoni possono diventare una parte esteticamente piacevole della tua casa.

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Davanzali: questi sconosciuti

Alla scoperta dei davanzali delle finestre: dettagli che fanno la differenza!

I davanzali delle finestre sono spesso un elemento che viene trascurato durante la progettazione degli interni di una casa, ma in realtà possono svolgere un ruolo fondamentale nel completare l’aspetto complessivo di un ambiente. Non solo offrono uno spazio per esporre oggetti decorativi o per creare un angolo accogliente, ma possono anche influire sull’efficienza energetica e sulla funzionalità delle finestre stesse.

Un tocco di personalità: i davanzali delle finestre offrono un’opportunità per esprimere la propria personalità e lo stile di arredamento preferito. Puoi optare per un design minimalista con un davanzale in legno pulito e senza fronzoli, o aggiungere un tocco di eleganza con un davanzale in marmo o pietra. Se preferisci uno stile più rustico, un davanzale in mattoni o in legno grezzo può conferire un fascino unico.

Spazio per la creatività: i davanzali possono diventare uno spazio espositivo per le tue piante preferite. Creare un giardino in miniatura sul davanzale della finestra può aggiungere una nota di freschezza e vitalità alla stanza, creando un’atmosfera rilassante e naturale. Scegli piante che prosperano in condizioni di luce diretta o semi-ombra e goditi la bellezza della natura all’interno della tua casa.

Luce naturale e vista panoramica: un davanzale ben progettato può contribuire a massimizzare l’ingresso di luce naturale in una stanza. Se lo spazio lo permette, puoi creare un’ampia finestra con un davanzale spazioso per goderti una vista panoramica e lasciare che la luce del sole illumini gli interni. Questo non solo renderà gli ambienti più luminosi e invitanti, ma potrebbe anche avere un impatto positivo sul tuo umore e benessere generale.

Efficienza energetica: i davanzali possono svolgere un ruolo nell’isolamento termico e nella riduzione dei consumi energetici. Scegliere materiali isolanti e spessi per i davanzali può aiutare a ridurre la dispersione di calore o fresco, a seconda delle stagioni. Inoltre, l’installazione di doppi vetri può aumentare l’efficienza energetica complessiva delle finestre.

Un angolo accogliente: i davanzali possono essere utilizzati anche per creare un angolo di relax o uno spazio di lettura. Aggiungi cuscini e morbidi tessuti, posiziona una poltrona o una panca e crea un’oasi di tranquillità accanto alla finestra. Sarà il posto perfetto per goderti una tazza di caffè al mattino, leggere un libro o semplicemente guardare fuori mentre ti rilassi.

I davanzali delle finestre possono davvero fare la differenza nell’aspetto e nella funzionalità di una casa. Non sottovalutare il potenziale di questo elemento di design e lascia che aggiunga personalità, luce naturale e un tocco di creatività ai tuoi interni. Sfrutta al massimo questa opportunità per trasformare le finestre in un punto focale della tua casa e goditi la bellezza che possono offrire.

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L’orchestra delle grandezze

Ciao ragazzi! Oggi vi presenterò le superstar del Sistema Internazionale di unità di misura, le sette grandezze fondamentali e due grandezze supplementari. Preparatevi ad assistere a un concerto cosmico di formule e divertimento!

Cominciamo con la prima protagonista: la lunghezza! È come la prima nota di una melodia, fondamentale per misurare distanze. La sua unità di misura nel SI (sistema internazionale) è il metro (m), il nostro conduttore musicale.

A seguire, abbiamo il tempo, come una nota che si estende nell’universo. La sua unità di misura è il secondo (s), un ritmo essenziale per la danza delle grandezze.

Ora, facciamo entrare in scena la temperatura, come un cambiamento di tonalità. La sua unità di misura nel SI è il Kelvin (K), che ci dice quanto caldo o freddo è un oggetto. Noi però siamo abituati a usare i gradi centigradi, se non altro per misurarci la febbre quando non abbiamo vogli adi andare a scuola.

Ecco la massa, come il battito del cuore dell’orchestra. La sua unità di misura è il chilogrammo (kg), che ci dice quanta “sostanza” contiene un oggetto.

La corrente elettrica fa il suo ingresso come un ronzio elettrizzante. La sua unità di misura è l’Ampere (A), che misura il flusso di cariche elettriche.

Successivamente, c’è la quantità di sostanza, come un sussurro chimico. La sua unità di misura è la mole (mol), che ci dice quanti atomi o molecole sono presenti in una sostanza.

L’intensità luminosa si unisce all’orchestra con un bagliore. La sua unità di misura è la Candela (cd), che ci dice quanto è luminoso un oggetto.

Ma l’orchestra del SI ha anche alcuni musicisti speciali, come quelli che seguono!

L’angolo solido, come un saggio direttore d’orchestra, misura la dimensione dell’area in cui viene raccolta la luce. La sua unità di misura è il Radiante (rad).

La frequenza, come una nota che si ripete all’infinito. La sua unità di misura è l’Hertz (Hz), che conta quante volte un evento si ripete in un secondo.

Ecco qui, l’orchestra delle grandezze è al completo! Ogni misura ha il suo ruolo nel sistema del SI, insieme formano una sinfonia di conoscenza scientifica.

E le grandezze derivate? Alla prossima puntata!

Ricordate, ragazzi, che queste grandezze sono come note musicali, unite dalle formule fisiche che ci permettono di descrivere e comprendere il mondo che ci circonda.

Spero che questo concerto cosmico vi abbia fatto sorridere e vi abbia aiutato a conoscere meglio le grandezze fondamentali e supplementari del Sistema Internazionale di unità di misura. Siete pronti ad unirvi all’orchestra delle scoperte scientifiche?

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Unità di misura

Il grande caos delle unità di misura: una storia di grandezze e diavolerie!

Ciao ragazzi! Oggi ci addentreremo nel misterioso mondo delle unità di misura e scopriremo il Sistema Internazionale (SI). Preparatevi a indossare il vostro cappello da scienziato pazzo e a immergervi in un’avventura caotica ma divertente!

Ma cosa sono queste unità di misura? Semplice! Immaginate di dover comunicare una quantità a un amico. Senza le unità di misura, saremmo persi nell’oceano delle grandezze. Ecco perché esiste un sistema di unità di misura standardizzato in tutto il mondo chiamato Sistema Internazionale SI.

Il SI è come un grande parco divertimenti, con giostre chiamate grandezze, e ogni giostra ha il suo cartello con l’unità di misura corrispondente. Ma attenzione, perché talvolta le grandezze fanno scherzi diabolici e si travestono con nomi strani!

Prendiamo ad esempio la lunghezza. La sua unità di misura nel SI è il metro (m). Sembra normale, giusto? Ma cosa succede quando dobbiamo misurare cose molto grandi, come le distanze tra le stelle? Beh, il SI ci dà una mano introducendo il chilometro (km). È come il metro gigante della misurazione delle distanze!

Ma non finisce qui, perché quando si tratta di misurare oggetti minuscoli, come i capelli di un gatto, il SI ci regala il millimetro (mm). È come avere un microscopio per misurare!

Ora, veniamo alla velocità. La sua unità di misura nel SI è il metro al secondo (m/s). Ma cosa succede quando ci spostiamo più velocemente di una lumaca? Il SI ci offre il chilometro all’ora (km/h). È come essere a bordo di una macchina da corsa sulle colline toscane!

E quando si parla di massa, la sua unità di misura nel SI è il chilogrammo (kg). Ma attenzione, perché ci sono grandezze che possono essere molto confuse! Ad esempio, il Newton (N) è un’unità di misura per la forza, ma in realtà è correlato alla massa. È come un gioco di prestigio: il trucco è che 1 Newton equivale alla forza necessaria per far muovere un chilogrammo con un’accelerazione di un metro al secondo quadrato!

E così via, con tante altre grandezze e unità di misura che rendono il mondo scientifico un luogo affascinante e strampalato allo stesso tempo! 

Quindi, ragazzi, ricapitolando, il Sistema Internazionale (SI) è un parco divertimenti delle grandezze e delle unità di misura standardizzate. Ci offre un modo per comunicare e comprendere meglio le quantità. Dalle lunghezze ai tempi, dalle masse alle forze, ci sono molte attrazioni da esplorare!

Spero che questa avventura nel caos delle unità di misura vi abbia fatto sorridere e vi abbia aiutato a comprendere meglio il Sistema Internazionale. Preparatevi a misurare il mondo con curiosità e divertimento!

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Meno tasse per tutti?

Dopo “meno tasse per tutti”, dopo “più lavoro per tutti”, dopo “più salute per tutti” sbarca nell’immaginario collettivo lo slogan “tasse uguali per tutti”.Si commentano allora in TV le differenze di tassazione tra liberi professionisti e lavoratori dipendenti.Si vedono sui social iperboli accalorate sulla necessità di una tassazione uguale tra le due realtà lavorative.Mettiamo un punto fisso: le grandi realtà, quelle che fatturano centinaia di migliaia di euro, milioni di euro, devono pagare tasse proporzionate, ed è questo il calcolo che ci si aspetta da un governo equanime.Mettiamo un altro punto fisso: i guadagni in nero devono essere eliminati, e qui discutiamo sia dei liberi professionisti con clienti che preferiscono non pagare l’Iva, sia dei lavoratori dipendenti, quando fanno qualche lavoretto extra o percepiscono qualche mazzetta, se hanno posizioni lavorative che glielo permettono.Fissati questi due punti cruciali, parliamo dei lavoratori dipendenti onesti  e degli onesti liberi professionisti.I liberi professionisti con un piccolo studio tecnico, il più delle volte da soli a essere il commerciale, il marketing, l’amministrativo e il tecnico.Nelle doverose considerazioni sulla tassazione equa teniamo presente i seguenti nodi.Il lavoratore dipendente può mettersi in malattia e percepire lo stesso lo stipendio.Il professionista non può permettersi di ammalarsi, o di rompersi una gamba a calcetto, perché ogni ora che non lavora è un mancato guadagno e un cliente che si perde.Il lavoratore dipendente una volta uscito dall’ufficio o dal posto di lavoro si mette il lavoro alle spalle: la sua paura è quella di poter essere licenziato.
Il professionista lavora h24, e quando dorme ha il pensiero del lavoro ancora da completare, da prendere, come acquisire clienti, quali servizi offrire. E tutto da solo, con alle spalle solo sé stesso.Il lavoratore dipendente ha la tredicesima, e se gli va bene anche la quattordicesima e oltre.Il libero professionista ha solo le sue fatture, con picchi positivi e picchi negativi nel corso dell’anno: ad agosto e a dicembre il più delle volte non guadagna niente.Il lavoratore dipendente ha dietro di sé l’azienda, l’impresa, l’ente in cui lavora, lo stato se è uno statale, a qualunque livello: le sue responsabilità sono limitate, a meno che non commetta un reato provato, corruzione, concussione, abuso d’ufficio per dirne alcuni eclatanti.Il libero professionista ha la responsabilità personale, civile o penale, ogni volta che mette una firma e un timbro.L’agenzia delle entrate, il Comune, il Catasto, il Genio Civile, non vanno dal lavoratore dipendente a richiedere giustificazioni di un atto, ma vanno dal professionista dopo anni a richiedere prove documentali che il professionista è tenuto a conservare sperando che il proprio archivio non vada perso, bruciato, allagato, e il proprio computer, per l’eternità, non subisca danni.Il libero professionista per poter lavorare deve avere obbligatoriamente una propria assicurazione professionale, che paga profumatamente. 

Il lavoratore dipendente non ne ha bisogno, se non le assicurazioni stipulate per propria scelta, come quella sulla vita o per un fondo pensionistico supplementare.

Il libero professionista ha l’obbligo di aggiornarsi con corsi di formazione continua, tutti gli anni, per ottenere i crediti formativi obbligatori, pena la decadenza del proprio diritto di esercitare la professione.

Il lavoratore dipendente, semplicemente, no.Il lavoratore dipendente va in vacanza e si porta il proprio telefonino per divertirsi, e raramente è richiamato in azienda, se non per massime urgenze.Il libero professionista si deve portare il telefono e il computer per ogni evenienza, perché non rispondere a un cliente può significare perderlo.Quanto vale allora la libertà di lavorare solo 8 ore, o magari arrotondare con qualche ora di straordinario, e poi sentirsi libero fino all’indomani?Ecco, il professionista questa libertà non ce l’ha.

Semplicemente, facciamo i conti, con qualche considerazione oggettiva, e diamo un peso a queste differenze. 

 

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I come immobiliare 010

Quando a scuola ci insegnano matematica possiamo star certi che dal polo Nord al polo Sud, in Umbria o a Palermo, a Roma come a Milano un’addizione fornisce sempre lo stesso risultato: 78+57=135.

Diventiamo grandi e decidiamo a un certo punto di avere a che fare con gli immobili. E ci troviamo di fronte al problema di come valutare il loro valore, cosa dire ai proprietari e agli acquirenti: perché quella casa vale 248.000 €?

L’estimo: questo mistero! L’estimo nasce per dare strumenti di valutazione di beni che non possono avere un valore oggettivo, unico. Il loro valore deve essere deciso dal valutatore, su una base oggettiva ma con risultato soggettivo.

Ciò che si può fare, visto che le differenze di valutazione non possono essere troppo ampie, altrimenti la valutazione sarebbe ridicola, è ridurre gli strati di soggettività e ridurne il range di valori possibili.

La prima esigenza di stimare un bene ha interessato i terreni agricoli, per ovvie ragioni storiche: l’estimo rurale, per valutare il valore di un terreno agricolo e le coltivazioni ammissibili. La storia ha poi portato all’esigenza di un estimo civile, che interessa beni immobili, l’estimo industriale, per valutare attrezzature e linee di produzione,  fino alle valutazioni di impatto ambientale, sempre più importanti nella nostra società.

L’estimo civile trova la sua origine nella necessità di risolvere problemi di titolarità e consistenza riguardo costruzioni e terreni: le battaglie per il possesso hanno generato il bisogno di capire per cosa e per quanto si stava combattendo!

Ma chi poteva risolvere queste questioni? Ecco che nasce l’estimatore, il valutatore, imparziale ed esperto, con competenze tecniche  opportune.

Per valutare bisogna giudicare, e giudicare con un metro di giudizio la cui unità di misura è il vil soldo, il denaro, il sesterzio, la sterlina, il dollaro o… come si chiama? Ah, sì: l’euro!

Ricapitoliamo:  un perito traduce le sue congetture e i suoi dati di rilevazione nella  stima di un bene economico  e ne stabilisce  il valore in moneta. Poi arriva un altro perito e determina un altro valore. Scopo dell’estimo è avvicinare quanto più possibile le due stime! Come? Definendo un metodo, un procedimento univoco che lasci poco spazio alle interpretazioni soggettive.

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s come sicurezza 013

Sembra assurdo, ma ancora oggi dobbiamo fare i conti, sul lavoro, con la differenza di sesso: stipendi bassi, compiti di livello inferiore, prepotenze, mortificazioni.

L’ambiente di lavoro è storicamente maschile, da sempre: se le donne avessero avuto, da sempre, mansioni di responsabilità, funzioni decisionali, compiti importanti la situazione oggi sarebbe diversa.

In meglio, ma non so quantificare quanto meglio, e non so identificare questo meglio: ma magari non staremmo ancora a parlare di minigonne e di capelli lunghi o corti, né tantomeno di burka, né di licenziamenti per maternità, né di quote rosa.

Tra i rischi da valutare nell’ambiente di lavoro un capitolo importante, è vero, è quello che riguarda le donne in stato di gravidanza, ma non basta, non può bastare.

I rischi connessi alla esposizione agli agenti chimici per le donne che aspettano un bambino costituiscono una sezione specifica della valutazione dei rischi imposta dal D. Lgs. 81/08, ma la realtà è che troppo spesso tutta la valutazione dei rischi sia considerata dal datore di lavoro carta straccia, e che tale sia anche, e soprattutto, la parte riguardante le donne.

È inammissibile, e folle, pensare che questa percezione della disuguaglianza sarò, purtroppo, persistente e immutabile per chissà quanto tempo, nell’ostinata convinzione, nella testarda certezza, nel principio indelebile che l’uomo debba dominare sulla donna.

Continuiamo a lottare finché questa lotta sarà un debole ricordo, finché ci sembrerà preistorico ricordare soprusi e ingiustizie subiti dalle donne negli ambienti di lavoro.

https://www.ingegneriaesicurezza.com/libri/DVR/

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