Quel Giorno Inventarono anche le Nuove Sinistre: Puntata n° 5

Ma torniamo al mio soffice, distensivo e carezzevole idromassaggio.

Abbandonato, in estasi, dentro quella vasca, circondato da bollicine rumorose, me ne stavo a occhi chiusi a immaginare di trovarmi in mezzo a un mare tempestoso, io, invincibile, avvolto da onde impotenti di fronte al mio potere divino, con rispetto per Bossi.

Mi sembra d’obbligo sottolineare a questo punto che l’idromassaggio fu inventato da Pipino il Breve, antenato schietto e realista di Bossi, specie nell’epiteto, il quale partì alla conquista dell’Italia quando venne a conoscenza della enorme capacità polmonare dei longobardi, adatti così, come nessun altro, a soffiare nei tubi bucherellati da cui fuoriescono le bollicine.

In effetti i francesi non erano molto resistenti col fiato, e Pipino, rimanendo a metà idromassaggio, per non pensarci faceva danzare qualche eunuco meridionale, visto che non poteva neanche incazzarsi ascoltando i discorsi del suo pronipote al telegiornale!

E in effetti un capriccio di qualcuno è stato nel corso della storia sempre il motivo principale dello scoppio di scaramucce grandi e piccole, vuoi che a Mussolini, durante una delle prime operazioni agli occhi di un noto chirurgo russo, vennero rigirate distrattamente le cataratte così che cominciò pericolosamente a vedere tutto nero, vuoi che nei territori di Saddam, a causa delle violente raffiche di vento del deserto, girarono talmente veloci i radar di un nuovo gioco elettronico difettoso americano, che comparirono sullo schermo principale del comando militare una miriade di aerei da combattimento siriani, causando l’allarme rosso immediato, vuoi che a Pacini Battaglia non girarono più tanti soldini intorno per la crisi di un certo mercato internazionale di potenti fuochi artificiali illegali, vuoi che Nixon ebbe una voglia irrefrenabile di girare uno spinello con la famosa erba vietnamita, a quel tempo purtroppo introvabile anche nei più malfamati quartieri di New York.

Insomma, in una parola, tutto per improvvisi giramenti di palle.

Eh, il lupo perde il pelo ma non il vizio, come disse Kevin Kostner provandoci disperatamente con cappuccetto rosso.

Comunque ciò che fece più infuriare Mussolini fu il furto della sua collezione di soldatini abissini: gli venne riferito da una spia inglese che la colpa era di un piccolo individuo con piccoli baffetti, ma non potendosela prendere con Maurizio Costanzo, che a quel tempo intervistava i biberon di Enzo Biagi, ebbe una animata discussione con un tedesco purosangue, sosia di Chaplin, anche se il battibecco andò poi a finire a tarallucci e vino, come spesso succede alla conclusione delle fatiche di registrazione di un album di Guccini, non tanto per i tarallucci quanto per il vino.

Ma, si sa, buon vino fa buon sangue, come disse il Conte Dracula alla inaugurazione della sua azienda di spumante DOC.

Poi cominciavo a socchiudere gli occhi, continuando comunque a sognare di trovarmi immerso magari nella giungla selvaggia dell’Africa centrale, ai piedi di una roboante cascata dove il frastuono imponente dell’acqua che sfociava impetuosa ad amare con desiderio incontenibile l’ansioso lago sottostante copriva l’impaziente canto degli uccellini in amore, mentre la nebbia impalpabile che svelava il compiuto, magico amplesso, si ergeva d’incanto per poi avvolgere leggera un giardino selvatico di felci circondato da palme tropicali e pini silvestri.