DVR: Guida Pratica alla Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi

DVR: Guida Pratica alla Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi

Emiliano Cioffarelli, laureato in Ingegneria Meccanica alla Università La Sapienza di Roma, presso cui ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Energetica.

Dal 2002 al 2011 ha ricoperto i ruoli di Direttore Tecnico e RSPP presso aziende italiane di progettazione, produzione, installazione e manutenzione di impianti tecnologici e sistemi elettromeccanici per l’automazione del trasporto bagagli in ambito aeroportuale.

Dal 2011 è un libero professionista, con attività principali di Direzione Lavori, Coordinamento della Sicurezza, Progettazione Energetica, Progettazione Architettonica, Pratiche Edilizie e Catastali, Termografia.

Ha fondato la società Ingegneria e Sicurezza Srl.

Il testo fornisce una linea guida particolareggiata per la redazione del documento di valutazione dei rischi sul luogo di lavoro, con un approccio metodico e soprattutto pratico alle procedure di compilazione e alla illustrazione dei criteri di ultima generazione di stima del rischio.

Non si tratta del solito testo di sintesi o, peggio, di pedissequa e sterile trascrizione della normativa di settore, ma un guida ragionata all’iter di valutazione, dall’analisi del sito alla compilazione della relazione tecnica, dalla stima quantitativa dei rischi alla elaborazione del programma di gestione della sicurezza e delle schede di lavorazione delle singole attività della azienda specifica.

Le check-list e i software esistenti, freeware o commerciali, danno in output pseudo-relazioni tecniche già preimpostate che risultano spesso anonime e mediocri, ma soprattutto sconsigliabili, in quanto non focalizzano né contestualizzano i rischi presenti della singola azienda, limitandosi a elencare una serie standard e del tutto inefficace di possibili pericoli e rimedi ordinari.

Una valutazione valida e professionale deve inquadrare il rischio nella specifica azienda, con un proprio e unico ambiente di lavoro.

Pertanto le check-list ed i software sono graditi per calcolare, per archiviare, per gestire, per avere un promemoria ordinato e minuzioso sui punti generici da controllare durante l’iter di valutazione dei rischi, ma non per redigere un DVR che deve essere unico, univoco e mirato all’azienda oggetto della valutazione.

Nel CD un esempio di DVR con allegati modificabili e personalizzabili.